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I disturbi sessuali

Informazioni utili su sessualità e benessere sessuale
Hai un dubbio o una domanda sulla sfera sessuale?

dr. Eddy Chiapasco
corso Francia 19
Torino

3349149479
info@eddychiapasco.it

DISTURBO DEL DOLORE GENITO-PELVICO E DELLA PENETRAZIONE

Nel DSM5 la dispareunia (dolore sessuale durante il rapporto) e il vaginismo (fobia ed evitamento della penetrazione) sono confluiti in un unico disturbo, definito disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione”.

Il quadro clinico di questa condizione è caratterizzato da forti dolori durante la penetrazione o durante i tentativi di penetrazione e marcata rigidità pelvica, accompagnata da ansie e paura relative al dolore provato durante l’atto sessuale. Una conseguenza importante è un possibile evitamento di qualunque forma di penetrazione, ma non per un calo del desiderio sessuale, ma per la paura legata al dolore che un rapporto potrebbe provocare.

È evidente come questa condizione causi un notevole disagio e forte stress, che si riverseranno sul benessere sessuale individuale e della coppia, compromettendo la possibilità di godere appieno della propria vita sessuale.

I disturbi da dolore possono interessare entrambi i sessi, ma generalmente sono più frequenti nella donna.

Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione:

I disturbi da dolore sessuale, possono manifestarsi in diversi momenti e in diverse forme. Proprio come per le altre disfunzioni sessuali, anche per questa è necessario indagare alcuni aspetti specifici del problema, in modo da intervenire attraverso il metodo più opportuno. Ecco una sintetica classificazione.

  1. Quando insorge?

Il momento di insorgenza della disfunzione è una delle prime aree che viene indagate durante la visita medica. In questo caso avremo:

  • Disturbo primario: il dolore si presenta fin da subito ed ha sempre caratterizzato tutti i rapporti sessuali;
  • Disturbo secondario: se il dolore insorge dopo un periodo soddisfacente di attività sessuale.

 

  1. È circoscritto o generico?

Ebbene si, a volte può capitare che il dolore sessuale si presenti in tutte le occasioni oppure può capitare che siano situazioni specifiche a generare il disturbo. In tal senso avremo:

  • Disturbo situazionale: quando il dolore è legato al tipo di partner o si presenta ogni volta che si intraprende una nuova relazione intima o è legato a specifiche situazioni;
  • Disturbo generalizzato: quando il dolore si presenta in ogni rapporto sessuale.

 

  1. Quando provo dolore?

Altro aspetto da indagare è la localizzazione e il tempo del dolore sessuale. In questo caso avremo:

  • dolore superficiale: il dolore sessuale è presente ancor prima della penetrazione, già all’ingresso vaginale viene avvertito, non permettendo la penetrazione completa;
  • dolore profondo: se il dolore sessuale si presenta durante la penetrazione;
  • dolore misto: quando il dolore è sia profondo che superficiale.
dolore post-rapporto: quando il dolore viene avvertito ad atto concluso, ad esempio per possibili microabrasioni. In questo caso sarà valutato anche il perdurare del dolore nel tempo o nei giorni successivi al rapporto.

Sicuramente comprendere le cause è necessario per intervenire nel modo più corretto possibile e avviarsi verso una possibile risoluzione del problema.

Il dolore sessuale, come del resto tutte le disfunzioni sessuali, può essere causato da fattori fisici, psicologici e relazionali o dalla compresenza di più fattori.

 

FATTORI FISICI/BIOLOGICI

Le principali cause fisiche del dolore sessuale nelle donne sono:

  • infezioni vaginali, come la candida o gardnella o infezioni urinarie;
  • problemi gastrointestinali, come la sindrome dell’intestino irritabile;
  • allergie a tessuti o alimenti;
  • la dispareunia superficiale può essere dovuta a patologie vulvari, herpes genitale, malformazioni, causa vestibulodinia (è strettamente correlato al vaginismo, riguarda dolore, bruciore vulvare postcoitale, causato dal movimento del pene, o dall’eiaculazione, o da oggetti inseriti nella vulva e si allevia quando i movimenti coitali si interrompono);
  • la dispareunia profonda si riferisce a patologie ovariche (infezioni, endometriti, cistiti, fibromi) o miomi uterini (tumori benigni)
  • lubrificazione inadeguata che può essere sintomo di altre patologie (disturbo della secchezza, uso di contraccettivi ormonali o altra disfunzione sessuale);
  • problemi ormonali:
  • effetti collaterali di farmaci assunti

Negli uomini le principali cause fisiche del dolore sessuale sono:

  • malattie genito urinarie, soprattutto malattie sessualmente trasmissibili (chlamydia, funghi, gonorrea);
  • problemi alla prostata o all’uretra;
  • allergie alimentari o cutanee.

 

FATTORI PSICOLOGICI

I fattori psicologici, rispetto a quelli fisici, sono talvolta più difficili da individuare e allo stesso tempo i più insidiosi. Le principali cause psicologiche del disturbo da dolore sessuale sono:

  • Un’educazione sessuale molto rigida, una visione del sesso come “tabù” o un’educazione sessuale inadeguata o errata, che provocano aspettative o convinzioni irreali sul sesso;
  • Pensieri distorti sul proprio corpo, sul sé e sul rapporto con l’altro, (distorsione della propria immagine corporea);
  • Perfezionismo, insicurezza, bassa autostima, manie del controllo;
  • Disturbi d’ansia o tendenza a “catastrofizzare”;
  • Abusi sessuali subiti nell’infanzia o traumi sessuali, come stupri;
  • Casi di inadeguatezza sessuale precedente che hanno condizionato il pensiero sulla propria autoefficacia.

FATTORI RELAZIONALI

Nella distinzione dei tipi di disturbi da dolore, ne abbiamo classificato uno “situazionale”. Cosa vuol dire? Vuol dire che questa disfunzione sessuale potrebbe essere dovuta a determinate circostanze relazionali o al partner con cui  abbiamo i rapporti sessuali.

Se il dolore si presenta solo con uno specifico partner, può essere dovuto a problemi all’interno della coppia, ad un insoddisfazione di tipo sessuale o ad un calo del desiderio.

 Quindi indagare quando il dolore sessuale si presenta è importante proprio per escludere, o considerare, una problematica di tipo relazionale e nel caso sia presente valutare, ad esempio, una possibile terapia di coppia.

Come abbiamo detto il dolore si può manifestare all’inizio della penetrazione o a seguito di una penetrazione completa, attraverso bruciore o dolore insopportabile. Tutto questo avrà enormi conseguenze sul rapporto con la sessualità e con il proprio partner e inevitabilmente sul proprio benessere psicosessuale.

Sebbene in queste condizioni la sessualità possa diventare un momento spiacevole, evitare i momenti di intimità come soluzione non è certo una buona idea. Il problema deve essere affrontato a partire dalla giusta richiesta di aiuto a un professionista esperto.

 

LA DIAGNOSI DEL DISTURBO DA DOLORE SESSUALE

Quando siamo di fronte ad un problema di dolore la prima cosa da fare è escludere possibili cause organiche. Un consulto da un urologo o un andrologo per gli uomini o un ginecologo per le le donne è un ottimo modo per capire meglio l’origine del problema e valutare correttamente il percorso di cura.

Questi specialisti, attraverso opportuni esami e valutazioni, cercheranno individuare, se presente, la causa fisiologica del problema o evidenziare la presenza o compresenza di cause psicologiche.

È bene sottolineare che, anche nel caso di cause fisiologiche, non possano essere sottovalutati i possibili aspetti psicologici correlati.

Nella fase diagnostica saranno valutati: la durata, l’intensità del dolore, la localizzazione, l’insorgenza, la presenza di stress correlato al disturbo. Inoltre verranno verificati possibili sintomi associati come:

  • Secchezza vaginale;
  • Problemi vulvari (ad esempio il prurito);
  • Allergie ad indumenti, tamponi ecc.;
  • Cistiti;
  • Presenza dei dolori genitali non solo durante il coito (esempio il dolore si manifesta anche durante una visita ginecologica);
  • Stipsi;
  • Endometriosi;
  • Bisogno di urinare subito dopo il rapporto (molto comune)

ed effettuati i relativi esami strumentali quali:

  • Controllo del livello ormonale e del Ph vaginale;
  • Ecografie e tamponi vaginali;
  • Esame pelvico;
  • Visite dermatologiche;
  • esplorazione più profonda, per individuare se il dolore provenga dal movimento cervicale, palpitazione uterina o presenza di noduli, fibromi ecc...
  • Potrà essere richiesto di compilare un diario in modo da monitorare il verificarsi del dolore.

 Questi esami saranno accompagnati anche da un’attenta valutazione dello stato di tensione e dell’individuazione delle aree interessate alla somatizzazione dell’ansia e della paura durante la fase della penetrazione.

Vediamo assieme alcuni trattamenti, senza dimenticarci che non si può generalizzare ma ogni caso è un caso a sé stante, per questo individuarne le cause permette di indirizzarsi verso il trattamento più opportuno.

 

TRATTAMENTO MEDICO E FARMACOLOGICO

Una buona diagnosi delle origini del disturbo da dolore sessuale, permette di programmare la strategia più efficace per la cura. Gli interventi principali saranno di tipo farmacologico, ormonale, chirurgico o esercizi di rilassamento.

Nel caso ci si riferisca a delle infezioni, come ad esempio la candida o infezioni al tratto urinario, si procederà alla cura farmacologica prescritta dal medico, evitando i rapporti sessuali fino alla completa guarigione. Se ci si riferisce a delle contrazioni muscolari della vagina possono essere proposti lo stretching o massaggi del pavimento pelvico.  A volte sarà necessaria una terapia ormonale o, nei casi di vestibulodinia, sarà necessaria una fisioterapia pelvica. Anche alcuni antidepressivi possono rivelarsi utili nella cura del dolore sessuale.

Come abbiamo detto, in base alla causa verrà eseguito il trattamento più opportuno.

A questi trattamenti dovrebbero poi affiancarsi alcune modifiche al proprio stile di vita, per rafforzare l’efficacia della terapia farmacologica:

  • bere molta acqua e assumere fermenti lattici;
  • seguire una dieta bilanciata, caratterizzata da pochi zuccheri, lieviti, latticini, tutti agenti che sfavoriscano la flora batterica;
  • usare biancheria intima di cotone e pantaloni non troppo stretti;
  • evitare prodotti detergenti troppo aggressivi per il PH.

 

TRATTAMENTO PSICO-SESSUOLOGICO

Il trattamento psicologico del disturbo da dolore sessuale parte dalla valutazione, sulla base del racconto del paziente, della specifica situazione. Attraverso domande specifiche il professionista sarà in grado di valutare se è necessaria una valutazione medica, se il problema può essere affrontato in sede psico-sessuologica o se sia preferibile un intervento integrato.

A seconda che il disturbo dipenda da aspetti temperamentali dell’individuo o dinamiche relazionali della coppia o ancora da mancanza di conoscenza di alcuni aspetti della vita sessuale, il sessuologo potrà proporre:

Un intervento di tipo psico-educativo: con l’obiettivo di fornire tutte le conoscenze necessarie per vivere meglio la propria sessualità e capire meglio quali possono essere le cause del dolore sessuale.

Un percorso di Terapia sessuale mansionale integrata: percorso attraverso il quale l’individuo e la coppia attraverso giochi e esercizi suggeriti dal clinico possono sperimentare nuove situazioni di piacere sessuale condiviso. La struttura a step di questo intervento permette all’individuo di sentirsi protetto e non forzato ad esempio alla penetrazione fino a quando non lo vorrà veramente. Il percorso permette inoltre di acquisire importanti competenze personali e di coppia sul funzionamento della muscolatura pelvico/genitale sede del dolore sessuale.

Una psicoterapia individuale: se l’origine del disturbo ha a che vedere con aspetti della personalità dell’individuo che non riguardano solo la sfera sessuale (ad esempio aspetti legati al controllo o alla paura anche in ambiti non necessariamente sessuali)

Una psicoterapia di coppia: se l’origine del disturbo ha a che vedere con le dinamiche della vita di coppia.

Anche nel caso in cui il problema abbia origine organica o venga trattato con farmaci l’intervento psicosessuale integrato può essere fondamentale per una rapida ed efficace soluzione del problema. Il processo di recupero del piacere richiede del tempo e un approccio psicologico è importante per fornire un supporto adeguato che accompagni la persona, passo dopo passo, verso il ritrovamento del proprio benessere sessuale.

Il disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione è caratterizzato da un quadro molto complesso, ricco di sfaccettature, che richiede interventi mirati e delle adeguate informazioni.

Le disfunzioni sessuali sono i modi che il nostro corpo usa per comunicarci che qualcosa non va. Se ignoriamo questi segnali, le conseguenze per la propria salute psico-fisica possono essere significative.

La soluzione c’è, quindi perché aspettare?

Hai un problema? intervenire subito è spesso la soluzione migliore